Psicologia & Tantra

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interazione tra psicologia e tantra

Psicologia e Tantra, un binomio importante per il raggiungimento di molti obiettivi relativi ai più frequenti disturbi degli individui, che condizionano la loro esistenza e si riflettono sul corpo, causando blocchi e l'emergere di memorie legate ad eventi passati, anche se rimossi dalla mente. Disturbi di natura esistenziale, insicurezze personali, insicurezze sessuali, abusi psicologici e fisici, disturbi psico-sessuali, accettazione del proprio corpo, relazioni di coppia, relazioni con il mondo del lavoro e molto altro.

Il concetto di psicologia integrata al Tantra si sta sempre più affermando e diffondendo tra i professionisti psicologi e psicoterapeuti. Lo studio delle energie umane, delle azioni che svolgono sulle psiche e l'interazione tra mente e corpo (e perché no, anche spirito), propongono una forma di interazione, tra professionista e paziente, completa a 360°, portando al raggiungimento degli obiettivi in modo decisamente più completo e profondo.

Si sente sempre più spesso parlare di psicologia olistica e di psicologia tantrica. Potrebbero avere lo stesso significato quando con olos si intende realmente il tutto, ossia l'insieme della persona. I soggetti spesso non posseggono alcune capacità come la concettualizzazione, l'elaborazione metacognitiva, la verbalizzazione e spesso ancor meno la consapevolezza. Spesso sono carenti anche abilità di base come attenzione, memorizzazione, capacità rievocativa, elaborazione di spiegazioni sequenziali o anche solo semplice articolazione interna del proprio pensiero. Anche se esistono buone prospettive di un normoinserimento sia sociale che professionale, che spesso si compone di un adeguamento di abitudini e comportamenti, l'individuo rimane assolutamente vulnerabile ed incapace di adattamento di fronte a mutamenti importanti delle proprie prospettive vitali.
Gli approcci terapeutici di tipo cognitivo comportamentale tengono conto di questi aspetti della persona, aiutando gli assistiti a prendere consapevolezza delle loro lacune e guidandoli verso la conoscenza di capacità, attraverso un vero e proprio "addestramento" per lo sviluppo delle capacità metacognitive, ma spesso non danno la dovuta attenzione alla dimensione dinamico-emotiva.
Viene spontaneo notare la mancanza di alcune importanti dimensioni utili, se non addirittura fondamentali, per il completamento di una terapia di sostegno valida e completa:

  • la dimensione del corpo e relativa consapevolezza (struttura e propriocettività)
  • la dimensione legata ai sensi e rispettivi correlati (strutture percettive, emozionali, cognitive, mnestiche)
  • la consapevolezza della propria energia, sia fisica che mentale
  • la consapevolezza della propria esistenza, ossia il radicamento interno dell'individuo (strutture di personalità in relazione alla consapevolezza di essere).

La consapevolezza deriva da quell'entità che chiamiamo mente. È la nostra comprensione interiore, la nostra memoria, i nostri sogni e le nostre convinzioni. Organizza anche le informazioni che riceviamo dai nostri sensi. Quando la consapevolezza è scollegata dal corpo è ampia e vaga, onirica e vuota, ma capace di grandi viaggi. Quando invece è collegata al corpo, genera un'energia dinamica che scorre lungo tutto l'intero essere.
Il concetto di base è che un essere umano per essere sano ha bisogno che tutte le correnti energetiche siano in equilibrio tra loro. Quando esiste uno squlibrio tra due o più di queste enegie, l'individuo non riesce ad essere libero, a cambiare, a modificarsi, a crescere e ad espandersi, rischiando di diventare un automa, inconsciamente legato a subroutine ripetitive ed alla totale incapacità di identificarsi, lasciando il libero scorrere dei disturbi di cui soffre che inevitabilmente condizionano la sua esistenza, sia di relazione che professionale.

Informazione ed esperienza sono conservate tanto negli stati mentali quanto in quelli fisici. Se una delle due parti viene tagliata fuori, l'altra parte è in grado di recuperare l'informazione. Il nostro corpo è in grado di recuperare dei ricordi che la nostra mente ha dimenticato, come ad esempio quando dei ricordi di abuso sessuale affiorano nelle persone durante l'attività fisica o sessuale. Analogamente, nei casi in cui l'attenzione viene focalizzata su del materiale mentale, gli elementi di un sogno, i personaggi di un romanzo o le immagini di un dipinto, il corpo recupera con grande chiarezza le senzazioni provate.
Il processo di guarigione è reso possibile dall'integrazione della mente, del corpo e dell’energia. Non è sufficiente semplicemente comprendere senza azioni o scaricare semplicemente energia senza comprensione.

Nei primi anni del Novecento, Sigmund Freud fu uno dei primi, nell'era moderna, a parlare delle sottili distinzioni nella psiche umana descrivendo l'Es, l'ego e il superego. Nello stesso periodo Carl Gustav Jung aggiunse una dimensione spirituale e rivelò il vasto regno dell'inconscio, descrivendo la luce e l'ombra, la componente femminile e maschile, rispettivamente anima e animus. Tuttavia nessuna delle due teorie includeva il ruolo del corpo nello sviluppo psicologico dell'individuo. Anni dopo, medici e massaggiatori, si concentrarono sul corpo fisico, trascurando però la dimensione spirituale. In seguito divenne molto popolare lo yoga, il quale, però, pur fornendo una dimensione spirituale al corpo, tende ad ignorare le ferite psicologiche che si annidano sotto la superficie. Ciò che occorre è un sistema semplice e al tempo stesso elegante, che possa abbracciare l'intera persona: mente, corpo e spirito, o energia.
Il sistema tantrico delle energie umane è il modello completo per fare proprio questo. Il sistema delle energie umane, che fa riferimento alle nadi, ai chakra, al prana (intendiamo il sistema descritto nei testi tantrici originali e riconosciuti e non quello purtroppo deformato dalle distorsioni occidentali), parla della realtà energetica dell'essere umano nel mondo odierno, in quanto, pur essendo mappata sul corpo fisico, punta a dimensioni che vanno al di là del mero corpo. Riunisce le dimensioni fisica e spirituale, ponendole su un continuum di vibrazioni sottili che si intersecano e che vanno dalla materia grezza alla coscienza più raffinata.
Carl Jung diceva che per diventare integro ciascuno di noi ha bisogno di un "archetipo di integrità" che lo guidi, ovvero di un modello o formula. Il sistema dei chakra è esattamente questo: una formula che indica ciò che occorre per trovare e conservare l'integrità e l'equilibrio psico-fisico. Ma è anche altro, è una importante via per realizzare il pieno potenziale individuale.

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